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Alnus glutinosa

Famiglia: Betulaceae Nome volgare: ontano nero, ontano comune

Descrizione della pianta

habitat: é presente in tutte le regioni italiane. Predilige terreni umidi ma poco calcarei e ricchi di sali, costituisce abitualmente al Nord, in unione con salici e pioppi, la vegetazione riparia e di molte zone sommerse anche solo periodicamente e/o paludose.
Nelle aree del Nord Italia interessate da affioramenti della falda, laddove naturalmente hanno dato origine a risorgive e ad opera dell’uomo a fontanili, in questi contesti in cui la vegetazione presenta o presentava caratteri di naturalità, gioca un ruolo importante, spesso preminente Alnus glutinosa. Al Sud lo si trova spesso associato ad oleandri. E’ diffuso dalla pianura fino agli 800-1000m, raramente fino ai 1200m.
forma vegetativa: è un albero deciduo che raggiunge anche i 25m di altezza  (di norma intorno ai 15-20m). Per le proprietà meccaniche che caratterizzano questo legno, cioè la durevolezza in immersione, un tempo era molto utilizzato; infatti basti ricordare le fondazioni delle costruzioni a Venezia, nonché come sostegno di palafitte. Quindi spesso lo si trovava sotto forma di arbusto in quanto il taglio veniva eseguito in prossimità del terreno dando origine alla ceppaia. Su questa, a turnazione, venivano lasciati dei polloni.
foglie: semplici, alterne, con picciolo di 1-2 cm, obovato-ellittiche, grossolanamente dentate, con base tronca, apice tronco o bidentato; nervi 7-8 per lato.
fiori: specie monoica. Le infiorescenze sono riunite in gattici, già formati in inverno, quelli maschili in lunghi amenti cilindrici oblunghi pendenti, mentre quelli femminili, simili a pigne, piccole peduncolate rosso-brune. Anemofilo.
periodo di fioritura: tra fine febbraio ed aprile.
frutto: infruttescenze strobiliformi, ovoidali, legnose, lunghe 1-2 cm, peduncolate, mentre i semi sono piccoli acheni appiattiti, con ala stretta. I frutti sono maturi a settembre-ottobre, gli pseudostrobili legnosi restano di regola ancora a lungo sull’ albero dopo la fuoriuscita degli acheni. Disseminazione per mezzo del vento e dell’ acqua.
aspetti fitosanitari: l’ontano è soggetto a diverse patologie come attacchi fungini (necrosi corticale) e da aggressioni di insetti come il punteruolo dei salici e dei pioppi o la crisomela dell’ontano.
proprietà ed utilizzi: Gli ontani indigeni vivono in simbiosi con actinomiceti fissatori dell’azoto atmosferico. Luogo di questa biocenosi sono delle escrescenze radicali (tubercoli radicali) che possono raggiungere le dimensioni di un pugno.
L’ontano nero fornisce diverse tinte: rosso dalla corteccia, verde dai fiori, marrone dai rametti giovani; la corteccia è ricca di tannino, usato in conceria e per la preparazione d’inchiostro. Le droghe ricavate da ramoscelli, foglie e gemme contengono emodina, alnulina, glutano, tannini, sali minerali; le proprietà sono astringenti, diuretiche, febbrifughe, antinfiammatorie. Oltre agli impieghi già descritti nella forma vegetativa, altri usi decaduti del legno erano la confezione di giocattoli, zoccoli e secchi per il latte, lavori al tornio, in fonderia ed in ortopedia, per carbonella.
nota melissopalinologica: l’importanza apistica è modesta e limitata alla raccolta del polline.

Descrizione del polline

forma: polline oblato (schiacciato ai poli), in visione polare ha profilo tetra-pentagonale, in visione equatoriale ellissoidale.
dimensione: asse polare 22,1 (20-23) µm, diametro equatoriale 25,5 (24-26) µm
aperture: granulo stefanoporato con 4-5 pori ellittici, sporgenti, vestibolati, circondati da un ispessimento ad anello (annulus) dell’esina.
parete: L’esina è sottile, scabrata, con ispessimenti a forma di “festoni” (arci) tra le aperture. L’intina è sottile e forma onci piatti sotto i pori
note: Il citoplasma è finemente granulare
allergenicità: alta, cross-reattività con altre specie del genere di Alnus, possibile anche con il genere Betula e nei confronti dei generi della famiglia delle Corylaceae (Carpinus, Corylus) e delle Fagaceae (Castanea, Fagus, Quercus).

 

Calendario pollinico dell’ontano

Le varie specie appartenenti al genere Alnus sono caratterizzate da pollini molto simili. Per questa ragione durante l’analisi di routine ci si limita all’identificazione del genere.
Sul territorio nazionale, oltre alla più diffusa specie Alnus glutinosa (ontano nero), sono presenti:

  • Alnus cordata (ontano cordato, ontano napoletano), rinvenibile nell’Appennino meridionale, dal Napoletano alla Sila.
  • Alnus incana (ontano bianco), diffuso nelle regioni settentrionali dalla pianura fino a 1.200 m.
  • Alnus viridis (ontano verde), principale componente dei cespuglietti subalpini sui pendii umidi (dalle Alpi Giulie alle Alpi Marittimi) con fioritura in maggio-giugno.

Di seguito sono riportati i calendari pollinici dell’ontano di varie stazioni di monitoraggio dislocate sul territorio nazionale. Per ogni stazione è indicato il periodo degli anni di rilevamento sui quali si basa l’elaborazione del calendario.